Descrizione
AlpinismoDal Passo del Tonale scendiamo verso Vermiglio e prima di raggiungerlo giriamo a destra per le località Velon-Stavel. Seguendo le indicazioni per il Rifugio Denza, abbandoniamo la strada principale ed imbocchiamo la lunga (6km) e stretta stradina fino ai Pozzi Alti dove parcheggiamo (1880mt).
Scendiamo un centinaio di metri lungo la stradina appena percorsa, fino al primo tornante, dove prendiamo il sentiero 233.
Passiamo una galleria scavata nella roccia, poi sotto ad una cascatella, fino ad incrociare il sentiero 206 che ci porta fino al Rifugio Denza (2298mt, 1.15h). Dopo un paio di birrette e due parole con Mirko ed Erika andiamo a letto.
Colazione alle 3:30, alle 4 siamo già in cammino, gli unici in tutta la giornata sulla via normale. Un altro gruppo sale dalla cresta nord-est.
Imbocchiamo il 206 a fianco del rifugio con le indicazioni per il Passo Cercen.
Seguiamo i molti segni bianco-rossi ed alcuni bolli che riflettono le luci delle nostre frontali, facendo attenzione a non confonderli con gli occhi dei numerosi stambecchi che ci fanno compagnia. Dopo un primo tratto sulla morena, dove guadagniamo quota velocemente, il sentiero spiana e con un semicerchio ci porta alla destra del ghiacciaio. Arrivati ad un cartello, lasciamo il sentiero e, seguendo alcuni ometti, ci portiamo a sinistra verso una lingua di ghiaccio, che raggiungiamo dopo circa 2.00h (2850mt).
Ci leghiamo in cordata, con i ramponi ai piedi e picca alla mano cominciamo a risalire il ghiacciaio ormai privo di neve. Raggiunta quota 3000mt, affrontiamo un tratto quasi piano dove finalmente troviamo un po' di neve.
Restando larghi sul lato destro, risaliamo il ripido pendio per poi traversare e dirigersi verso l'evidente Sella Freshfield, sopra la terminale, che raggiungiamo in 3.45h (3376mt).
Dalla sella scendiamo una ventina di metri, aiutati da alcuni cavi metallici e poi da una corda fissa, mettendo piede sulla Vedretta Nardis.
Con un ampio semicerchio verso destra, passando sotto Cima Vermiglio, ci portiamo sui massi della cresta Ovest. Saliamo lentamente in cresta, superiamo la nevosa crestina sopra la via del seracco (che ahimè ormai non c'è più da anni), ed infine superate alcune facili roccette siamo finalmente in vetta alla Presanella (3556mt, 5.00h).
Incredibilmente la cima è tutta nostra, non si vede salire nessuno nemmeno dal bivacco Orobica.
Visto la giornata, ci concediamo un lungo spuntino, per godere del bellissimo panorama che spazia dalle vicine cime del Carè Alto, dell'Adamello e di tutto il gruppo, il Bernina, il gruppo Ortles-Cevedale ed infine il Brenta.
Per la discesa ripercorriamo la stessa traccia della salita, con una meritata ed ottima pausa pranzo al Rifugio Denza prima di rientrare alla macchina.
Scheda tecnica
09/08/2025
Forte Pozzi Alti, Vermiglio (TN)
3558mt
PD
(Vai a legenda)1750mt
Salita: 6.15h
Totale: 11.00h
(1.15h dal parcheggio al rifugio; 5.00h alla cima; 4.30h la discesa)
Ramponi, picca, imbrago, caschetto, corda
StefanoMatteo
Note
Nonostante il dislivello non sia esagerato è un'uscita lunga ed impegnativa. Non ci sono grosse difficoltà tecniche, bisogna però prestare attenzione ad alcuni crepacci nelle parte alta del ghiacciaio e soprattutto, in base alla stagione, ai tratti ghiacciati nella parte ripida. La discesa dalla sella, quasi verticale, è agevolata dalla corda fissa, ma ci sono alcuni anelli per un'eventuale calata. Il salto è di circa una ventina di metri, ma sicuramente negli anni aumenterà, data l'esposizione sfavorevole della vedretta Nardis ed il veloce arretramento dei ghiacciai. Per qualsiasi dubbio fate due parole con Mirko del Denza, rifugista (musicista), guida alpina ed artefice di diverse vie in Presanella. La stradina per raggiungere il Forte ai Pozzi alti è lunga, stretta ed abbastanza scomoda, per chi non si fidasse a guidare è possibile, allungando l'uscita, lasciare l'auto in zona Velon e salire a piedi col sentiero.