Descrizione
AlpinismoLa partenza per la nostra uscita è il parcheggio in località Ponte del Guat a quota 1528mt. Per raggiungerla, appena entrati in Malonno, svoltiamo a destra su stretta stradina asfaltata guidati dai cartelli che indicano i Rifugi Baitone, Gnutti e Tonolini. Per chi volesse risparmiare 10 minuti di cammino, si può proseguire oltre il ponte e raggiungere direttamente in macchina il parcheggio a pagamento nei pressi del rifugio Malga Premassone.
Superato il Rifugio Premassone, dopo il guado sul torrente Remulo, saliamo a sinistra lungo il sentiero 13 con indicazioni per il Rifugio Tonolini, abbandonando quindi il sentiero 23 che ci porterebbe al rifugio Gnutti.
Il sentiero è una comoda mulattiera che, dopo i primi ripidi tornanti, prosegue puntando l'inconfondibile Rifugio Baitone (2281mt, 1.20h circa). Sono ormai le 22:00 e dopo aver fatto due parole con il rifugista, andiamo a dormire.
Il mattino seguente, di buon ora, ci incamminiamo lungo il sentiero verso al Rifugio Tonolini che raggiungiamo in circa 30 minuti con qualche sali scendi, costeggiando il Lago Baitone più in basso alla nostra sinistra.
Proseguiamo ora sul sentiero 50, passando prima per il Lago Lungo (2520mt) e successivamente per il Lago Gelato (2783mt), ben visibile alla nostra destra, seguendo fedelmente i segni bianco-rossi.
A questo punto ci sarebbe un bivio (poco evidente) che permetterebbe di accorciare la via e portarsi direttamente sotto all’ultimo e più impegnativo tratto di sentiero. In due lo troviamo (ci sono alcuni ometti non facili da scorgere inizialmente), mentre i nostri compagni leggermente più avanti seguono i segni, spostandosi verso sinistra, rimontando una costa. Ci ricongiungiamo più in alto, dove alle nostre spalle, su una roccia, troviamo la scritta “variante”, che prenderemo tutti durante la discesa.
Dal lago in poi il comodo sentiero fa spazio a sola roccia e grandi massi da scavalcare. Proseguendo verso la parete sud, scorgiamo in lontananza l'enorme scritta rossa con il numero 50 che raggiungiamo.
L'ultimo tratto di sentiero è più tecnico e richiede attenzione: ci sono passaggi di I/II ed un canalino classificato come II+. Con piede sicuro raggiungiamo finalmente la vetta (3331mt, 3.15h dal rifugio).
Una volta in cima al Baitone, si è accolti da una vista spettacolare che abbraccia tutta la catena montuosa dell’Adamello, dall’Aviolo alla cima Plem, alle catene più lontane.
Scendiamo per lo stesso percorso, prendendo appunto la “variante” menzionata in precedenza, ed in circa 2.45h siamo nuovamente al Rifugio Baitone dove ci aspetta un bel pranzo calorico per rimetterci in forze, e successivamente in 1.15h siamo al Ponte del Guat.
Scheda tecnica
07/09/2024
Ponte del Guat, Sonico (BS)
3331mt
F+
(Vai a legenda)1800mt
Salita: 4.45h
Totale: 8.45h
(1.30h primo giorno per il rifugio; 3.15h da rifugio alla cima; 4.00h dalla cima alla macchina)
Caschetto, imbrago, corda (da almeno 40 metri) per eventuale calata.
StefanoMatteoEdoardoNicola
Note
La salita alla cima Baitone è un'escursione che si adatta a escursionisti con un buon livello di preparazione fisica: sono circa 1800 mt di dislivello. Avendo la possibilità abbiamo deciso di spezzare l'uscita in due giorni, raggiungendo in tarda serata il rifugio Baitone per poi essere più tranquilli il giorno successivo. Partendo dalla bassa bresciana la strada in macchina non è poca. L’ambiente è tipico del gruppo Adamello: stupendo! Le difficoltà tecniche, sono abbastanza contenute: fino alla scritta "50" è tutto tranquillo, mentre l'ultimo tratto richiede più attenzione. Abbiamo letto in varie relazione la possibilità di fare una calata in doppia durante la discesa nel punto più pericoloso. Avendo con noi solo 20 metri di corda non siamo riusciti a farla, ma è evidentemente più sicuro farla.