Descrizione
FerratePercorriamo l'autostrada del Brennero e prendiamo l'uscita di San Michele dell'Adige, attraversiamo appunto l'Adige ed in pochi minuti raggiungiamo Cadino dove parcheggiamo nell'ampio piazzale vicino ad un ristorante.
Attraversata la strada, nei pressi di una chiesetta, troviamo le indicazioni che segnalano l'inizio del sentiero 490 ed un cartello con il percorso da seguire per la ferrata.
Il sentiero, inizialmente abbastanza ripido, risale velocemente nel bosco fino ad un primo bivio. Teniamo la destra, ed in circa 0.20h incontriamo una panchina di legno, dove ha inizio la ferrata.
Indossato il kit, percorriamo i primi comodi metri di ferrata in leggera discesa che finiscono nel letto del Rio, completamente secco per via della stagione siccitosa.
Grazie ad alcune comode staffe metalliche superiamo una prima paretina verticale per poi proseguire su un breve traverso fino a raggiungere la base di un diedro, il salto dei Caprioi.
Passato il diedro, una cengia ci conduce ad un secondo passaggio verticale leggermente più impegnativo; superatolo ci ritroviamo su un balconcino, il Belvedere, da dove possiamo godere del panorama sulla sottostante piana rotaliana.
Proseguiamo ora su sentiero attrezzato in discesa che ci riporta nel Rio dove la ferrata prosegue sulla parete opposta.
Risalito qualche metro su una roccia molto liscia, affrontiamo ora un bel traverso esposto su una parete verticale, che superiamo agilmente grazie anche ad alcune staffe metalliche. Al termine del traverso il sentiero riprende a salire e ci conduce fino al Passaggio dei Gabbiani, dove ritroviamo la fune metallica, necessaria per superare uno spigolo abbastanza esposto.
La ferrata prosegue alternando alcuni tratti piani e verticali all'interno della stretta gola del Rio, fino a condurci nei pressi della Grotta del Basalisc; qui è possibile abbandonare la ferrata lungo il rientro di emergenza.
Ignoriamo il sentiero sulla sinistra e proseguiamo lungo il Rio, fino alla base di un salto verticale, circondati da decine di ometti decorativi. Superiamo questo impegnativo risalto e raggiungiamo la cassetta con il libro firme.
Breve pausa per le firme e riprendiamo la ferrata fino ad una seconda grotta, quella della Mariotta, da dove parte l'ultimo tratto della ferrata: una bella parete di una quindicina di metri, inizialmente leggermente appoggiata da superare su una buona roccia che poi invece prosegue verticale su delle comode staffe metalliche.
Terminata la ferrata proseguiamo su sentiero esposto per altri dieci minuti fino a raggiungere, dopo quasi 2.30h, un paio di panchine in legno dove ci fermiamo per il meritato pranzo.
Per la discesa seguiamo le indicazioni per Cadino del sentiero 489. Il sentiero, abbastanza esposto, scende ripidamente e presenta ancora diversi tratti attrezzati, in particolare una parete rocciosa da disarrampicare ed infine una scala verticale di una decina di metri.
Superata questa ultima difficoltà il sentiero ci riporta al primo bivio incontrato durante la salita e da lì in breve di nuovo alla macchina.
Scheda tecnica
11/03/2023
Ristorante Al Cadino, Cadino (TN)
625mt
MD
(Vai a legenda)400mt
Salita: 2.30h
Totale: 3.30h
Kit ferrata, imbrago, caschetto
MariachiaraMatteo
Note
La ferrata è piacevole, non presenta tratti troppo impegnativi, fisicamente e tecnicamente. Le numerose staffe metalliche aiutano molto la progressione, ma è comunque da non sottovalutare visto i vari punti esposti e l'ambiente suggestivo in cui si svolge. Noi abbiamo trovato il Rio completamente asciutto e di conseguenza anche la roccia e tutti gli appigli della ferrata; questo fattore ha agevolato la nostra progressione. La discesa, anche se breve, non è da sottovalutare: noi abbiamo tenuto il kit da ferrata che si è rilevato utile sui tratti più verticali. Bellissimo il panorama sulla sottostante piana rotaliana con la Paganella e le Dolomiti di Brenta a fare da sfondo.
Traccia
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