Descrizione
AlpinismoIl Gran Paradiso è l'unico 4000 delle Alpi interamente in territorio italiano ed è considerato uno tra i più facili dal punto di vista tecnico.
1° Giorno
Punto di partenza per la nostra ascensione è Pont (1960mt), l'ultima e più alta frazione della Valsavarenche, graziosa valle nel sud-ovest della Valle d'Aosta. Lasciata la macchina ci incamminiamo in un comodo sentiero che, prima nel bosco e poi attraverso pascoli e roccette, ci porta fino a quota 2735 mt. al caratteristico Rifugio Vittorio Emanuele (1,45h dal parcheggio).
2° Giorno
Sveglia a 3,45, colazione, e partenza con pile frontali per la cima alle 4,45.
La traccia sale dietro al rifugio attraverso pietraie fino al centro del vallone dove una volta arrivava il ghiacciaio del Gran Paradiso. Attraversato il ruscello centrale lasciamo il “vecchio percorso” e ci spostiamo verso sinistra fino a risalire la cresta della morena seguendo gli ometti del “nuovo perscorso”.
Proseguiamo agevolmente lungo questa cresta, fino ad incontrare una bastionata rocciosa che aggiriamo a sempre a sinistra; sbuchiamo ora sopra una pietraia quasi piana, dove il percorso è meno intuitivo e segnato, e complice il buio fatichiamo a scovare gli ometti segna-traccia.
Ripresa la traccia raggiungiamo il punto in cui il percorso si cala sul ghiacciaio del Laveciau, in circa 1,30h dalla partenza: è il momento di indossare imbrago e ramponi per iniziare la traversata su ghiaccio.
L'attraversamento del ghiacciaio non presenta difficoltà, ma si deve prestare attenzione ai numerosi crepacci. Si sale il ghiacciaio fino ad una sella chiamata Becca di Moncorvè, dove si incrocia la traccia del “vecchio percorso”. Superato poi un breve tratto più ripido si intravede finalmente la madonnina di vetta. Ancora un tratto di ghiacciaio e finalmente di giunge alla crestina di roccia finale, da percorrere con una direzione obbligata, lato ovest per chi sale, lato est per chi scende, studiata per evitare l'incrocio degli alpinisti. Superati questi ultimi 10 minuti di roccia senza ramponi siamo in vetta, al cospetto della madonnina a quota 4061mt, (circa 4 ore dal rifugio).
Nella breve sosta in cima, purtroppo non prolungabile a causa dell'esiguo spazio, il panorama è notevole soprattutto verso nord, comprendendo Monte Bianco, Gran Combin, Cervino, Monte Rosa, oltre che sterminate catene montuose in direzione della Francia.
La discesa avviene per la stessa via, seguendo il ritorno obbligato sul lato est della cresta, con all'inizio un breve tratto molto esposto ma eventualmente assicurabile con chiodi fissi. Dalla cima raggiungiamo il rifugio in circa 2,45h e dopo un pausa meritata per il pranzo, la macchina a Pont Valsavarenche in 1,15h.
Scheda tecnica
26/08/2019
Pont di Valsavarenche
4061mt
F+
(Vai a legenda)2101mt
Salita: 5.45h
Totale: 9.45h
(1° giorno: 1,40h. 2° giorno: 8,00h.)
Scarponi, piccozza, ramponi, imbrago, corda
EdoardoNicolaAndreaStefano
Note
Ascensione ad un 4000 che non presenta difficoltà tecniche; bellissimo e apertissimo il panorama dalla vetta, che spazia dalla pianura fino ai giganti della Valle d'Aosta. E' possibile compiere un giro ad anello, passando nel ritorno per il rifugio Chabod.
Traccia
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