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  • Monte Campellio e Passo di Campo da Rasega

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Descrizione

Escursionismo

Il Monte Campellio (2809mt) è un monte poco frequentato situato sul confine delle provincie di Brescia e Trento che si erge sopra il Lago d'Arno nella Val Ghilarda. Decidiamo di salirlo dalla località "Rasega" in Val Saviore (1174mt).

Dopo aver parcheggiato, superiamo il ponte sul torrente Poia svoltando a destra e iniziamo a salire passando accanto ad una baita; sul muro le indicazioni per il Passo di Campo, sentiero n° 20.

Il primo step è giungere al Lago d'Arno attraverso il bosco. Il sentiero ben evidente ci porta in circa un'oretta alla Malga Campellio (1613mt). Poco più avanti incontriamo dei cartelli segnavia su un grande masso in una radura (1.30h dalla partenza).

Proseguiamo in salita fino a raggiungere l'inizio della "Traversera", un lungo traverso di circa 4km che costeggia tutto il lago. Il sentiero, sopraelevato rispetto al lago, è quasi pianeggiante e ci dà modo di godere del paesaggio che ci circonda: le creste ovest del Campellio di fronte, il lago di un colore pastello al di sotto e il Re di Castello ancora completamente innevato, privo di qualsiasi traccia di passaggio umano. Incontriamo una comitiva di escursionisti che hanno come destinazione il Passo di Campo, gli unici che incontreremo in tutta la giornata.

A circa metà lago si incontra una deviazione che porta poco più in basso ai ruderi della ex Caserma Campellio, oggetto di una tragedia accaduta nel 1916, dove una valanga fece una ottantina di vittime.

Proseguiamo lungo il sentiero, e, poco prima di arrivare al Passo di Campo (3.00h circa dalla partenza) ci dividiamo: proseguendo sul comodo sentiero per circa 15 minuti si arriva al passo. Mentre per i più temerari deviamo a sinistra: prima di superare il Corno della Vecchia si nota un ometto che ci porta in poco tempo ai Laghi della Vecchia.

Qui la neve ci impedisce di capire bene dove si trovi il sentiero, ma orientandoci riusciamo a scorgere qualche altro ometto e labili segni rossi su qualche roccia che ci portano appena sotto al crinale. Dai laghi, guardando a nord-ovest si può vedere tutto il crinale da percorrere prima di raggiungere la vetta (vedere il video Relive o la traccia per analizzare meglio la via, link alla fine della relazione).

Ci portiamo, attraverso sfasciumi, appena al di sotto del crinale dove notiamo scritto sopra una roccia alla base della parete un enigmatico n° 39 e guardando a sinistra intravediamo un sentiero poco marcato che ci dà modo di salire. Giunti sulla sommità in qualche minuto, alzando lo sguardo, ammiriamo la vetta in lontananza e la via da percorrere.

Ora gli ometti sono più frequenti; il sentiero è un misto di roccette, sfasciumi, erba e grandi massi da scavalcare. Proseguiamo sulla cresta stando sulla parte destra, nelle vicinanze del fianco della montagna. Affrontiamo un passaggio più aereo, senza difficoltà, che ci porta in breve a terminare anche l'ultima parte di salita. Una piccola croce di legno, usurata dalle intemperie, ci regala la soddisfazione di essere giunti in vetta (2809mt, 4.30h dalla partenza).

Dopo una brevissima pausa, iniziamo la discesa prestando attenzione a seguire bene la traccia: è facile uscirne e magari trovarsi in punti ciechi. Giunti sul sentiero principale n° 20, ripercorriamo il tragitto dell'andata, facendo una piccola deviazione per visitare i resti della Caserma Campellio, recentemente sistemata dagli alpini.

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Scheda tecnica

Data

22/06/2024

Partenza

La Rasega, Valle di Saviore (BS)

Altitudine max

2809mt

Difficoltà

EE

(Vai a legenda)
Dislivello

1650mt

Tempo

Salita: 4.30h

Totale: 7.30h

Attrezzatura

FPL presenti

NIcola
Edoardo
Francesco

Note

Il monte Campellio, nella parte nord visibile dalla Val Saviore, è una montagna che affascina: grandi coste rocciose che scendono verticali a valle, canali innevati (parecchio innevati per essere a fine giugno), una valle verdissima al di sotto. Nonostante questo rimane una vetta poco frequentata, da qui l'idea di provare a salirla. Il giro, partendo dalla Val Saviore è lungo, circa 23km tra andata e ritorno. Anche il dislivello non scherza: 1650 mt. La via normale, che abbiamo percorso noi, prevede di salirla da sud, molto più abbordabile a chiunque abbia buona gamba e dimestichezza con questo tipo di terreno. Il lago D'Arno che si costeggia per una buona ora è bellissimo, e visto dall'alto ancor di più. Vale la pena anche visitare i ruderi della caserma, scendendo leggermente rispetto al sentiero quando si trovano le indicazioni. Data la sua posizione privilegiata all'interno della valle, il panorama attorno è a dir poco stupendo su tutto il gruppo dell'Adamello e oltre. Per chi non se la sente di salire in vetta, solamente il giro del lago, arrivando al passo di Campo come destinazione, è già una bellissima escursione. In alternativa alla partenza dalla Val Saviore, da Rasega oppure anche da Isola, lo si può raggiungere dal parcheggio di Malga Bissina in Val di Fumo passando per il passo di Campo. In generale, la salita, ci ha dato modo di calpestare diversi tipi di terreno in un ambiente a tratti selvaggio che ha reso la giornata (complice il bel tempo) veramente eccezionale.

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Attenzione! Le informazioni riportate, i tempi e le difficoltà sono personali e valutate secondo le competenze dei partecipanti al gruppo "Fret per el let". Pertanto, considerati gli oggettivi pericoli in montagna, Freddoperilletto.it non si ritiene responsabile in alcun modo delle salite altrui. Prima di effettuare un'escursione, si consiglia di reperire altre informazioni più sicure e rapportarle al proprio livello di preparazione.
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