Descrizione
AlpinismoRaggiunta Sondrio, risaliamo la lunga Valmalenco fino al Rifugio Poschiavino. Dal parcheggio, svoltiamo a sinistra e scendiamo qualche metro verso la diga di Campo Moro, dove, prima del divieto, lasciamo l'auto in uno dei diversi spiazzi (1970mt).
Ci incamminiamo verso la diga, la attraversiamo e scendiamo ancora qualche metro, prima di imboccare il sentiero 342A per il Rifugio Carate. Dopo un primo ripido tratto, il sentiero prosegue dolce fino alla rampa sotto al rifugio, che raggiungiamo in circa 1.45h (2636mt).
Proseguiamo lungo il sentiero dietro al rifugio, che dopo alcuni saliscendi, risale fino al Rifugio Marinelli (2813mt, 2.45h).
Dopo una breve pausa, riprendiamo il cammino imboccando il sentiero alla destra del rifugio, in direzione del Passo Marinelli. Seguendo le evidenti indicazioni su un masso, abbandoniamo il sentiero svoltando a sinistra verso il ghiacciaio di Scerscen Superiore.
Scesi qualche metro dal Passo di Marinelli Occidentale, mettiamo piede sul ghiacciaio, che nella prima parte si presenta coperto da molti detriti.
Attraversiamo il lungo ghiacciaio, facendo attenzione agli evidenti crepacci e portandoci alla base della rocciosa bastionata sotto al rifugio. Ci lasciamo alla destra il canalone di Crast'Aguzza, continuando a salire lungo il ghiacciaio per arrivare all'attacco della nuova ferrata, segnato da alcuni bolli rossi (3300mt circa). Per raggiungerlo siamo obbligati ad effettuare un traverso proprio sopra ad un grosso crepaccio e a risalire il ripido pendio nevoso.
La ferrata è ben attrezzata: le numerose catene aiutano nella progressione, soprattutto nei tratti più verticali ed in poco più di un'ora raggiungiamo il Rifugio Marco e Rosa (3610mt, 6.30h).
La mattina seguente la colazione è per tutti alle 5. Poco dopo le 5 e mezza cominciamo a risalire il ghiacciaio alle spalle del rifugio, dove la pendenza pian piano aumenta fino a raggiungere la cresta rocciosa (3900mt, 0.45h). Dopo un primo semplice tratto, siamo costretti a superare due risalti, ben proteggibili, che presentano tratti di II-III. Passate queste prime difficoltà, alterniamo tratti rocciosi ad alcune crestine innevate, fino a traversare l'ultimo tratto roccioso che ci conduce in cima (4049mt, 1.30h).
Il panorama è grandioso su tutte le imponenti cime del gruppo: dai Palù ai Bellavista fino al Piz Roseg sull'altro lato, e naturalmente su tutti i ghiacciai del gruppo del Bernina.
Per la discesa ripercorriamo il sentiero fatto in salita, facendo un paio di doppie nei tratti più verticali fino a riportarci sul ghiacciaio e giù di nuovo fino al Marco e Rosa (3.00h).
Dopo una breve pausa riprendiamo la discesa, affrontiamo con attenzione la ferrata, attraversiamo il ghiacciaio superiore dello Scerscen, passiamo dal Marinelli e dal Carate fino a raggiungere la macchina alla diga.
Scheda tecnica
19/07/2025
Diga di Campo Moro, Valmalenco (SO)
4049mt
AD-
(Vai a legenda)2100mt
Salita: 8.00h
Totale: 15.00h
(6.30h il primo giorno fino al rifugio; 1.30h dal rifugio Marco e Rosa alla cima; 7.00h dalla cima al parcheggio)
Ramponi, picca, imbrago, caschetto, corda
MatteoStefanoGiulia (guida)
Note
Due lunghe ed impegnative giornate (la discesa è infinita!), ma ripagate appieno dal panorama su maestose cime e ghiacci del gruppo del Bernina. Impietoso il confronto tra i ghiacciai rivolti a sud, quelli italiani, rispetto a quelli svizzeri sul versante nord. La nuova ferrata (dal 2021) è ben attrezzata: la difficoltà maggiore è raggiungere l'attacco. Sulla parete rocciosa sono presenti due diversi bolli per segnalare l'attacco, quello attrezzato è quello più in alto, il primo basso ci ha costretti ad un paio di tiri di corda per raggiungere la parte attrezzata. La cresta per la vetta non è mai banale; le difficoltà sicuramente cambiano in base alle condizioni di neve o ghiaccio, noi l'abbiamo trovata pulita a parte alcune brevi affilate crestine di neve.