Descrizione
EscursionismoDa Malcesine, grazie ai due tronconi della funivia, saliamo in pochi minuti fino ai 1760mt della località Tratto Spino.
Usciti dalla stazione della funivia, seguiamo le indicazioni dei cartelli per il sentiero 651 verso sud, in direzione di Cima delle Pozzette, la prima della giornata.
Perdiamo qualche metro di quota per poi risalire il crinale a lato di un impianto da sci. Dopo una ventina di minuti passiamo la stazione di arrivo di una seggiovia che risale dal versate est del Baldo, da Pra Alpesina.
In circa 1.00h, sempre su comodo sentiero, raggiungiamo la prima vetta della traversata, Cima delle Pozzette (2132mt).
Selfie con l'artigianale croce di legni e si riparte in direzione sud-ovest. Il sentiero si fa via via più scomodo e si snoda sul versante est di Cima del Longino (2179mt). Purtroppo le molte nuvole presenti su questo versante non ci permettono di individuare un'eventuale via fai da te per salire in vetta.
Affrontiamo diversi saliscendi, passiamo alcuni tratti scomodi o leggermente esposti ma sempre ben attrezzati con catene o fune metallica, fino ad incrociare l'evidente deviazione per Cima Valdritta, segnalata da una freccia dipinta sulla roccia alla nostra destra. In pochi minuti risaliamo i circa 100 metri che ci separano dalla cima (2218mt, 2.15h), la più alta del Baldo.
Dopo un breve spuntino ed il secondo selfie di vetta, ci rimettiamo in marcia. Scendiamo nuovamente al bivio precedente e riprendiamo il sentiero 651. Seguiamo fedelmente la comoda traccia, ignorando i vari bivi che ci si presentano, finché questa non si avvicina al filo di cresta sulla nostra destra, dove decidiamo di abbandonare il sentiero e di risalire di pochi metri per proseguire lungo la cresta.
Passiamo da Punta Pettorina (2192mt), ed infine, saliamo fino alla frequentata Cima Telegrafo (2200mt, 3.15h).
Le nuvole purtroppo la fanno da padrone, quindi foto con la grossa croce metallica e via di nuovo. Scendiamo al vicino Rifugio Barana ed invece di seguire le indicazioni del sentiero 658, proseguiamo sulla cresta di Punta Sascaga, puntando l'evidente piccola croce metallica. Passata la croce, continuiamo sulla cresta e scendiamo qualche metro scomodo fino a rientrare sul sentiero 658.
In pochi minuti raggiungiamo il Passo del Camino: il sentiero diventa una comoda stradina che scende ed attraversa i bei prati verdi fino alla Bocchetta del Coal Santo.
Abbandoniamo il sentiero e proseguiamo dritti sull'erbosa cresta che ci porta sull'ultima cima di giornata, Cima Costabella (2053mt, 4.15h).
Ci godiamo per un momento il bellissimo panorama verso il basso Lago di Garda, la fame però si fa sentire! Scendiamo in 5 minuti al Rifugio Chierego (1905mt) dove ci fermiamo per il meritato pranzo con vista panoramica.
Riprese le energie, iniziamo la discesa. Raggiunto il vicino Rifugio Fiori del Baldo, proseguiamo alternando tratti di carrareccia ad altri di sentiero erboso, seguendo praticamente la discesa degli impianti a fune ed in poco più di un'ora siamo nel parcheggio della funivia a Prada Alta (5.30h).
Scheda tecnica
06/07/2024
Malcesine (VR)
2218mt
EE
(Vai a legenda)1050mt
Salita: 2.15h
Totale: 5.30h
(Tempo di salita per Cima Valdritta, altezza massima raggiunta.)
MatteoStefano
Note
Abbiamo preso la prima corsa di risalita da Malcesine alle 8:15, questo ci ha permesso di incamminarci poco prima delle 9. Il biglietto per la sola salita costa 17€, se preso online, ed è possibile selezionare l'orario di partenza. Per rientrare alla macchina lasciata a Malcesine abbiamo sfruttato il passaggio di una generosa volontaria Fpl. Per chi non potesse, l'alternativa è ripercorrere il percorso dell'andata (attenzione agli orari della funivia) o eventualmente usufruire degli impianti che dal rifugio fiori del Baldo scendono fino al parcheggio (1000m) di Prada, per poi scendere a piedi fino al lago e sfruttare qualche mezzo pubblico per rientrare a Malcesine. A parte il tratto tra le cime delle Pozzette e Valdritta, che presenta qualche difficoltà, il resto è sempre su facile sentiero. Gli scorci che regala su tutto il lago di Garda ripagano pienamente lo sforzo per la lunga camminata.