Descrizione
AlpinismoPercorriamo l'autostrada A5 e prendiamo l'uscita a Pont Saint Martin, risaliamo poi tutta la lunga valle di Gressoney fino alla località Staffal, dove lasciamo l'auto nei parcheggi fronte gli impianti di risalita.
Acquistato il biglietto per Punta Indren, prendiamo una prima cabinovia fino a Gabiet, poi una seconda fino al Passo dei Salati, dove incrociamo gli alpinisti che salgono da Alagna Valsesia, ed infine in 5 minuti di cammino raggiungiamo la funivia che ci conduce fino a Punta Indren dopo circa 45' (3275mt).
Usciti dalla stazione, ci incamminiamo per un centinaio di metri per mettere piede sul vicino Ghiacciaio Indren che scende tra la Piramide Vincent e la nostra meta.
Formata la cordata ci incamminiamo inizialmente nella parte centrale del ghiacciaio puntando verso la cima, evitando quindi le tracce che puntano a sinistra verso i rifugi Gniffetti e Mantova. Purtroppo, viste le alte temperature, la neve nel primo tratto non è dalla nostra: non ha rigelato durante la notte, e ci rallenta leggermente. Ma la pendenza leggera compensa la neve molle e ci agevola il cammino.
Quando le pendenze cominciano ad aumentare risaliamo il pendio girando a destra, evitando "l'occhio", un enorme seracco posto sopra ad un tratto roccioso. Arriviamo ad una selletta sul lato destro del ghiacciaio (3700m, 1.30h), da dove possiamo vedere bene il sottostante Ghiacciaio di Bors ed il primo tratto della Cresta del Soldato che porta in cima alla Giordani.
Dopo una breve pausa riprendiamo a salire avvicinandoci leggermente al centro del ghiacciaio, un paio di ripide rampe e finalmente raggiungiamo la sella alla base della cima che la separa dal secondo tratto della cresta del soldato, quello che risale alla Vincent.
Il panorama è mozzafiato! Dalla vicina Vincent ai più lontani Balmhenhorn, Corno Nero, Ludwigshohe e Punta Parrot fino alla Punta Gniffetti e la vertiginosa e ghiacciata parete sud-est del Rosa. In lontananza scorgiamo bene anche il massiccio del Monte Bianco.
Una paretina rocciosa di 5m ci separa dalla cima con la madonnina di Punta Giordani; attendiamo il nostro turno e con la massima attenzione la risaliamo e finalmente siamo in vetta a 3.00h dalla partenza.
Dopo la foto di rito ed aver goduto per qualche minuto il fantastico panorama, iniziamo a scendere.
Disarrampichiamo le roccette fino a mettere piede di nuovo sulla neve della sella, poi seguiamo la stessa traccia della salita, "godendoci" una bella ravanata nella neve ormai molla negli ultimi 300mt di dislivello.
Scheda tecnica
12/06/2022
Stazione di Punta Indren (AO)
4046mt
F+
(Vai a legenda)800mt
Salita: 3.00h
Totale: 5.00h
Corda, imbrago, piccozza, ramponi, caschetto
FrancescoMatteoMariachiara
Note
Un facile ma appagante 4000 da salire in giornata con un panorama impagabile sul lato orientale del gruppo del Rosa. Per non passare da 0 a 4000 può essere utile pernottare la sera prima della cima in una delle tante strutture presenti nella valle, inoltre permette di prendere gli impianti all'apertura senza dover fare levatacce all'alba e di godersi appieno la giornata in quota. Il ghiacciaio era ancora ben coperto dalla neve, nonostante l'avida stagione invernale: infatti nella salita ci hanno accompagnato anche alcuni scialpinisti. Abbiamo trovato un solo crepaccio non del tutto aperto nell'ultimo tratto della discesa. La paretina rocciosa finale è veramente breve, solo qualche passaggio di II grado, però è molto esposta, sono molto utili alcuni speroni di roccia per fare un minimo di sicura.