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  • Cima Giovanni Paolo II (Cresta Croce)

    Gruppo dell'Adamello

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Descrizione

Alpinismo

Cima Giovanni Paolo II, precedentemente chiamata Cima Cresta Croce, è un'elevazione del gruppo dell'Adamello posizionata nel centro del gruppo stesso; motivo per cui, nonostante non sia una delle cime più elevate è molto ambita come superbo punto panoramico.


1° Giorno

Punto di partenza per la nostra ascensione è il Passo Presena, 3000mt., che raggiungiamo dal Passo del Tonale con i comodi impianti di risalita.

Dal passo scendiamo verso il Rifugio Mandrone. Il sentiero, che non dovrebbe presentare difficoltà, diventa invece più impegnativo a causa della molta neve ancora presente, che rallenta l'andatura e fa perdere spesso la traccia. Raggiungiamo il Mandrone in circa 2 ore.

Proseguiamo quindi a destra del rifugio, con sentiero abbastanza pianeggiante, fino a raggiungere la base del ghiacciaio del Mandrone. Attraversato l'imponente "ruscello", che ha origine dallo scioglimento del ghiacciaio, con un ponte di ferro, iniziamo a risalire il ghiacciaio sul lato sinistro, fino a raggiungere la sella che porta al Passo della Lobbia. Ora è visibile il rifugio Caduti dell'Adamello, 3040 mt., nostra destinazione del primo giorno, che raggiungiamo dopo aver risalito la sella.

Dal passo Presena, pause comprese, sono passate circa 5,30 ore.


2° Giorno

Sveglia ore 4,50, colazione, imbragati e ramponati, alle 5,50 si parte per la cima.

Raggiungiamo velocemente il Passo della Lobbia, e su pendio nevoso a est della cima, camminando in direzione sud raggiungiamo una scaletta metallica dalla quale scavalchiamo il filo di cresta. Ora proseguiamo lungo la cresta in direzione sud, alternando misto di roccia e neve fino a raggiungere la croce di vetta alle 7 in punto, quindi 1,10 ore dal rifugio, 3307 mt.

Dalla cima il panorama è grandioso: il gruppo dell'Adamello, con i suoi ghiacciai candidi ancora completamente ricoperti di neve, e intorno il gruppo del Cevedale, la Presanella, le Dolomiti di Brenta, il Bernina.

Dopo la pausa di rito in vetta, proseguiamo verso sud sulla cresta, prevalentemente su roccia, in alcuni tratti attrezzata con pioli, fino a raggiungere il l’ippopotamo: un cannone 149/G di 60 quintali portato in cima dalle nostre truppe alpine nella prima guerra mondiale.

Da qui scendiamo fino al Passo della Croce dove incontriamo di nuovo la neve. Ora la traccia devia evidentemente verso ovest e velocemente ci abbassiamo fino al sottostante ghiacciaio dell'Adamello, fino a incontrare la traccia che dal rifugio Caduti porta alla cima dell'Adamello. Deviamo a destra e rapidamente, nonostante la neve troppo allentata rallenti il passo, raggiungiamo il ponte di ferro alla base del ghiacciaio. Da qui, come per l'andata, proseguiamo verso il rifugio Mandrone e quindi risaliamo al passo Presena.

Dalla partenza dal rifugio sono passate in totale 6 ore.

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Scheda tecnica

Data

30/06/2019

Partenza

Passo Presena

Altitudine max

3307mt

Difficoltà

PD

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Dislivello

900mt

Tempo

Salita: 6.30h

Totale: 11.30h

(1° giorno: 5,30 ore. 2° giorno 6 ore)

Attrezzatura

Scarponi, piccozza, ramponi, imbrago, corda

FPL presenti

Edoardo
Nicola
Andrea
Stefano
Jacopo
Filippo
Fabio

Note

Cima molto gratificante per la varietà del percorso affrontato, che spazia dalla roccia, alla neve e ghiaccio con differenti pendenze, fino al tratto di arrampicata sulla cresta. Da affrontare con molta attenzione il tratto di cresta in quanto molto esposto e poco assicurato; molto tranquillo invece il ghiacciaio, che grazie all'abbondante copertura nevosa ancora presente non mostra crepacci pericolosi. Da ricordare poi il superlativo panorama che si può apprezzare in vetta.

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Attenzione! Le informazioni riportate, i tempi e le difficoltà sono personali e valutate secondo le competenze dei partecipanti al gruppo "Fret per el let". Pertanto, considerati gli oggettivi pericoli in montagna, Freddoperilletto.it non si ritiene responsabile in alcun modo delle salite altrui. Prima di effettuare un'escursione, si consiglia di reperire altre informazioni più sicure e rapportarle al proprio livello di preparazione.
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